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In risposta a Mauro Ferrari

Risposta alle affermazioni pro vivisezione da parte del professor Mauro Ferrari

nell’incontro con gli studenti dei Licei Stellini e Copernico

Nell’articolo “Mauro Ferrari svela i segreti della scienza agli studenti del liceo. Per la ricerca medica indispensabili i test sugli animali”, pubblicato su Il Messaggero Veneto in data 16/02/2014, a firma Michela Zanutto , Ferrari ha esposto la sua perentoria visione a favore della sperimentazione animale, definendola indispensabile per la ricerca medica e liquidando la posizione antivivisezionista come antiscientifica.

Il tema delicato, complesso e discutibile della sperimentazione animale non può essere affrontato in modo riduttivo e semplicistico.

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I METODI SOSTITUTIVI ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE: FONDAMENTALI PER IL PROGRESSO MEDICO

images“I tumori dei topi, dei ratti, dei polli o delle cavie sono sostanzialmente diversi da quelli umani, nel loro modo di formarsi, accrescersi, metastatizzare. Nonostante l’enorme mole di informazioni che gli studi sperimentali ci hanno fornito sul campo, l’utilizzazione per l’uomo rimane nel complesso trascurabile. All’Istituto Europeo di Oncologia lo spazio inizialmente previsto per gli stabulari è stato soppresso e trasformato in laboratorio di colture cellulari”.
Questa dichiarazione di Umberto Veronesi, noto oncologo, è indicativa della presa di coscienza da parte dei ricercatori più avanzati dell’inutilità della sperimentazione animale nella ricerca medica.
Già nel 1970 il prof. Ames studiò l’effetto di numerosi composti su topi e ratti. Alcuni elementi, che sviluppavano tumori nei topi, erano innocui nei ratti. Risultava impossibile valutare la pericolosità per l’uomo di un determinato elemento in quanto il modello animale non è assolutamente sovrapponibile al modello umano. La conclusione fu l’abbandono delle sperimentazioni su animali e la creazione di una nuova metodologia di ricerca. Continue reading